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Il monastero trecentesco di Dečani è situato nella gola del fiume Dečanska Bistrica, alle pendici della catena montuosa del Prokletije, nella parte occidentale della provincia di Kosovo e Metohija. Il monastero è circondato da un bosco di castagni. La struttura della corte monastica segue una concezione diffusa nell’architettura serba del medioevo fin dal XII secolo: i muri di cinta del monastero formano un cerchio che comprende tutti gli edifici nei quali si svolgeva la vita quotidiana. La chiesa principale (katholikon), orientata da ovest a est, ne costituisce il centro; gli altri edifici monastici sono disposti lungo le mura circolari di recinzione, sul versante occidentale e settentrionale: si tratta del dormitorio di Leontije, degli ingressi di sud-ovest e di ovest, della cucina, del refettorio, della sede dell’archimandrita (superiore del monastero), del dormitorio di Milo. Di questi edifici solo la torre che sorge sull’ingresso occidentale e l’antico refettorio hanno in parte conservato il loro aspetto originale, mentre gli altri hanno subito modifiche nel corso del tempo.
           
La chiesa principale è dedicata all’Ascensione di Cristo e presenta una pianta composta di tre sezioni. Entrando da occidente, esse sono:
- un nartece a tre navate e tre campate;
- un naos a tre navate che si combina con la forma di una crociera bizantina a pianta quadrata; le navate laterali sono divise dalla centrale da parapetti e terminano con singole absidi dotate di altari che formano cappelle (parekklesia) dedicate a san Demetrio e san Nicola; una cupola alta 29 metri si erge sulla campata centrale;
- un santuario a tre navate con absidi.

I muri della chiesa sono costruiti con blocchi accuratamente squadrati di marmo color rosso porpora e giallo tenue e alcuni in pietra d’onice. I portali, le finestre con le colonnine che le dividono in bifore e trifore, le colonne all’interno e le mensole che sorreggono il fregio ad arcatelle che corre alla base del soffitto della chiesa presentano una ricca decorazione scultorea.

I dipinti murali all’interno della chiesa, pressoché integralmente conservatisi, assumono un carattere quasi enciclopedico presentando una gran quantità di figure e scene illustranti la storia universale dal momento della Creazione fino ai primi secoli dell’epoca cristiana. Praticamente tutte le pareti interne della chiesa sono coperte da dipinti la cui iconografia si accorda alla funzione liturgica delle diverse parti dell’edificio. L’insieme è costituito da più di 1000 immagini singole di santi e da composizioni più complesse disposte a formare una ventina di cicli. Fra queste ultime si hanno scene liturgiche, figure di vescovi, profeti e arcangeli, e storie della vita di Cristo nel bema (l’area attorno all’altare principale). Nella prothesis (l’area destinata alla preparazione per l’offerta dell’Eucarestia) sono dipinte altre scene liturgiche, singole figure e un ciclo rappresentante episodi della Vita della Vergine, mentre le pareti del diakonikon (una specie di sagrestia posta dietro il bema)non sono mai state coperte da dipinti. Nella cupola sono raffigurati Cristo Pantocratore, la Divina Liturgiacon i profeti e, sulle pareti al di sotto di essa, scene della Vita di Cristo e della Vergine. Nel naos si trovano diversi cicli composti da molte scene, come ad esempio gli Atti degli Apostoli e il Giudizio Universale, ma anche le vite dei santi. L’ambiente conserva il pavimento marmoreo originale, così come gli arredi interni comprendenti il trono ligneo, le iconostasi (la maggiore risale al XIV secolo), il sarcofago regale e altre opere d’arte religiosa. Il tesoro di Dečani   è il più ricco di Serbia e include una sessantina di icone di eccezionale qualità comprese fra il XIV e il XVII secolo, antichi manoscritti e altri oggetti.







 
   
 

|  |  Ultima revisione martedì 30 luglio 2013 | ©  Cipriano Bortolato | Note legali |